La Trinità

Iniziamo questo incontro ricordandoci di essere alla presenza di Gesù, poiché ha detto: ''Dove sono due o tre riuniti nel Mio nome, lì sono Io in mezzo a loro''. Accendiamo una candela segno della Sua luce, pregandoLo di accompagnarci durante questo cammino.

Gesù è vero Dio, perché dentro di Lui non esiste il peccato (rappresentato dal colore nero), in Lui esiste unicamente la stessa sostanza del Padre (colore bianco) fatta di Luce, Amore e tutta la Potenza di Dio.

Contemporaneamente Gesù è anche vero uomo, fatto di carne umana come noi.

 

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me».

 

Gesù ha anche detto agli apostoli: ... “se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me”.

Padre, Figlio e Spirito Santo sono la stessa cosa, sono un unico Dio in 3 persone, come si vede nel disegno, stessa forza, stesso amore, stessa potenza e operano uno nell’altro con gli stessi principi di verità e misericordia.

 

GESÙ DONA LO SPIRITO SANTO

“Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.  Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.

Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.

Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Come possiamo fare entrare lo Spirito Santo in noi?

Fidandoci di Gesù e della Sua parola. Senza “se…” e senza “ma…” Perché se pensassimo di sapere meglio noi di Gesù dove si trova il vero Amore e il vero Bene, vuol dire che non ci fidiamo di Lui e sicuramente finiremo per cadere in qualche sofferenza. Lui conosce la verità delle questioni molto più profondamente di noi e se dice che una cosa è un male (assenza di vero bene o peccato), è perché è veramente così e la questione per la quale dubitiamo, è una questione che il mondo e le persone non hanno ancora compresa o risolta in modo giusto. Esiste un’altra strada che porta ad una felicità maggiore, si tratta di cercarla tra le menzogne e le verità raccontate.

Dove si trova “La Sua parola”?

Nella Bibbia e nella Sua chiesa.

Come facciamo a sapere qual’ è la “Sua chiesa”?

Un sacerdote mi ha detto: “Se la chiesa cattolica è vissuta per 2'000 anni, nonostante i sacerdoti …, vuol dire che veramente è sostenuta dallo Spirito di Dio”, non aveva tutti i torti 🙂. Scherzi a parte ci sono sempre stati e sempre ci saranno anche sacerdoti Santi e buoni, ma essendo uomini sono inclini al peccato, alle debolezze e alle paure.

Noi come cristiani non siamo tenuti a criticarli, ma solamente a pregare per loro e consigliarli. La critica non serve a niente, mentre la preghiera può cambiare tutto. Gesù non vuole che le diverse chiese cristiane siano divise, ma vuole che collaborino e uniscano i punti in comune. Per esempio vuole che venga unificata la data della Pasqua, così da celebrarla tutti assieme, nello stesso giorno.

La chiesa apre le porte a tutti i peccatori, ma non apre le porte al peccato che è rappresentato da tutte le forme di mancanza di perfetto Amore, come perfetto è Dio. Il peccato ("colore nero") non è contenuto in Dio (per questo prima di entrare in paradiso, dobbiamo purificarci nel purgatorio e diventare anche noi tutti "bianchi" e splendenti). Lui desidera, perchè ci Ama, che noi come Suoi figli diventiamo già qui sulla terra, sempre di più simili a Lui (pieni di luce, liberi e “bianchi” come Gesù), desidera che diventiamo degni figli di Dio e ci innalziamo dal livello "animale" che ci rende schiavi dei nostri desideri carnali e del possesso.

 

Guardando il disegno della Trinità, come facciamo a diventare simili a Gesù o a Dio Padre?

Dobbiamo “cancellare la parte nera” con il pentimento e la confessione e se si può, prima di tutto, rimediando alle cose sbagliate fatte. Per esempio, se abbiamo raccontato menzogne e distrutto l’immagine di una persona senza dargli la possibilità di difendersi, prima di ricorrere alla confessione, sarebbe molto meglio dire la verità e smetterla di parlare male.

Non possiamo fare posto alla Spirito Santo ("parte bianca"), se prima non gli facciamo spazio (cancellando la "parte nera") il peccato.

Gesù entra in noi, attraverso anche al Suo corpo, l’Eucarestia, nutrendo la nostra carne con la Sua carne.

Anche tutto il cibo che mangiamo, si trasforma e nutre il nostro corpo, il nostro sangue, le nostre cellule.

L’ Eucarestia funziona nello stesso modo, le nostre cellule si trasformano in cellule di Gesù, nel nostro sangue scorre il Suo sangue e la nostra mente e il nostro cuore vengono illuminati dal Suo Santo Spirito.

Quello che dall'esterno è violenza brutale - la crocifissione -, dall'interno diventa un atto di un amore che si dona totalmente. È questa la trasformazione sostanziale che si realizzò nel cenacolo e che era destinata a suscitare un processo di trasformazioni il cui termine ultimo è la trasformazione del mondo fino a quella condizione in cui Dio sarà tutto in tutti (cfr 1 Cor 15, 28).

Perché questo possa succedere dobbiamo avere molta fiducia e dare a Gesù sempre più spazio, dentro di noi. Altrimenti resteremo degli “ometti neri” come quelli del disegno, poco felici, deboli e con una vita piatta e insipida.

“L’Eucarestia è l'autostrada per il cielo” (6 minuti)

L’ Adorazione Eucaristica

Benedetto XVI ha spiegato perché

«Comunione e Contemplazione non si possono separare”.

“Bisogna trattare Gesù Eucarestia allo stesso modo che trattiamo una persona che amiamo:

«Dobbiamo conoscerla, saper stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardarla con amore. Il vero amore e la vera amicizia vivono sempre di questa reciprocità di sguardi, di silenzi intensi, eloquenti, pieni di rispetto e di venerazione, così che l’incontro sia vissuto profondamente, in modo personale e non superficiale».

Quindi se manca questa dimensione che ritroviamo nell’Adorazione Eucaristica, anche la stessa Comunione sacramentale può diventare, da parte nostra, un gesto superficiale. Mentre, nella vera comunione, preparata dal colloquio della preghiera e della vita fatta di relazione, noi possiamo dire al Signore parole di confidenza."

Le mamme che portano i propri figli anche solo per 5 minuti all’adorazione Eucaristica, li aiutano a comprendere meglio la Santità e l’importanza di Gesù fatto pane che ricevono nell’Eucarestia. Gesù ha detto: "lasciate che i bambini vengano a me" e lì, davanti all'Eucarestia sono realmente davanti a Gesù vivo, che li Ama e può infondere il loro solo cose buone e belle. 

La celebrazione e l’adorazione, non sono in concorrenza l’una con l’altra.

È vero che Gesù ha detto: “Prendete e mangiate”, ma è altrettanto vero che ha aggiunto “Questo è il mio corpovivo.

Come veniva trattato Gesù quando era sulla terra, dalle persone che lo amavano?

Era trattato da amico e da maestro, ma anche riconosciuto quale il Messia e adorato da molti.

Chi sono stati i primi adoratori di Gesù sulla terra?              Angeli, pastori e I Re Magi.

Il racconto evangelico ci offre molti casi di uomini che hanno adorato Gesù, mentre Egli visse:

l’indemoniato di Gerasa (Marco 5:6),

il lebbroso (Matteo 8:2),

uno dei capi della Sinagoga (Matteo 9:18),

il cieco (Giovanni 9:38),

la madre di Giacomo e Giovanni (Matteo 20:20),

dopo la Sua risurrezione le due Marie (Matteo 28:9),

dopo la Sua ascensione gli undici discepoli (Matteo 28:17).

 

i discepoli sulla barca si prostrano davanti a lui (Matteo 14:33)

la donna cananea si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui. (Matteo 15:25)

Gesù è contento che la donna peccatrice, si mette ai suoi piedi e lo adora riconoscendolo come Dio.. (2 minuti)

Sant’Agostino «Nemo autem illam carnem manducat, nisi prius adoraverit; peccemus non adorando” Nessuno mangia questa carne senza prima adorarla; peccheremmo se non la adorassimo.

" Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, Lui solo adorerai » (Lc 4,8), dice Gesù, citando il Deuteronomio (Dt 6,13).

L' adorazione del Dio unico libera l'uomo dal ripiegamento su se stesso, dalla schiavitù del peccato e dall'idolatria del mondo.